Il contest voleva spingere i giovani graphic designer a riassumere con un contributo visivo originale
e in modo del tutto personale dieci parole selezionate dall’Accademia della Crusca fra quelle
che possono identificare l’Italia, l’italiano e gli italiani in tutto il mondo.

La parola assegnata è stata memoria.
Cosa saremmo ora senza memoria?
È il concetto di una scomposizione su due livelli: una letterale, l’altra geometrica.
La prima si concentra sulle lettere che compongono la parola memoria, isolando il termine ora, risultato e derivato della parola madre, alla quale restano i frammenti letterali di un vocabolo incompiuto, buffo, stonato: memi.
La scomposizione geometrica ha un doppio compito: il primo è giustificare e ridonare importanza
allo scarto letterale memi.
Colori differenti applicati su diverse sezioni delle lettere, evidenziano geometricamente
e cromaticamente gli elementi utili che andranno a formare il termine ora, legando a doppio filo
 il derivato alla parola madre, senza la quale non potrebbe esistere.
Le sezioni tono su tono sono lo scarto geometrico inutilizzabile per la parola derivata.
Il secondo compito è illustrativo. Le sezioni cromatiche utili a formare l’ora, slittano dal linguaggio
dei segni a quello dei simboli, formando un’icona raffigurante il cervello, sede della memoria.  
La totalità della rappresentazione mostra un’identità grafica completa e dettagliata della parola
e del suo significato. I segni si accorpano e diventano simboli, creando nuove forme e contenuti.
Il processo di scomposizione e ricomposizione determina un concetto temporale dove la parola memoria, seppur smembrata, resta pilastro portante attraverso le diverse fasi - metafora del passare del tempo - che mantiene alcune cose (le sezioni cromatiche) e ne lascia altre (le sezioni grigie), cosicché il passato è causa del presente.
Il concetto di memoria si riscopre svecchiato, colorato, vivo, attuale, pronto a riscattare anche le parti inutilizzate, che non sono dimenticate, ma solo accantonate: magari hanno sacrificato l’ora,
per il futuro.

Progettazione grafica e concept: Valeria Pisani
Testi e concept: Domenico Serio


Back to Top